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Corso di fotografia per bambini

11 Febbraio 2021

Elementi di scrittura con la luce
(photo-graphia)

Alcune osservazioni sui fenomeni di ossidoriduzione indotti dalla luce su alcune sostanze portarono nel secolo scorso all’invenzione della fotografia. La semplicità e l’immediatezza dei concetti legati all’evento, assieme alla scelta di sostanze fotosensibili innocue consentono di replicare quell’iter anche ai bambini.
A questo scopo nasce questo breve compendio denominato “corso di fotografia per bambini”.

Cartoncino nero con sagoma ritagliata
approccio al concetto di positvo/negativo
Se coloriamo attraverso la sagoma a fianco otteniamo il contrario
Stampa o positivo

Gli appunti che seguono costituiscono l’ossatura di una serie di incontri tenuti in due seconde classi della scuola elementare “Giardinieri” di Roma; i risultati, riportati più oltre e redatti dalle stesse classi sono stati lusinghieri, le immagini prodotte sono a corredo di queste pagine; va detto che le esperienze si sono agganciate al programma svolto dalle insegnanti: in particolare i bambini possedevano già il concetto positivo-negativo acquisito mediante la realizzazione di forme su cartoncini di grammatura pesante. Per esperienza suggerisco di sviluppare le esperienze almeno su tre incontri sotto forma di gioco collettivo e di non dare mai nulla per scontato; basteranno piccole imbeccate e poi saranno i bambini stessi a fare il corso, anzi il problema maggiore, come gli educatori sanno bene, sarà di non farli galoppare troppo lontano. In appendice vi è una scheda pratica in forma ridotta, tratta dal libro di Damiano Bianca “Le stampe d’arte fotografiche” edito da C. Ciapanna ed. contenente l’elenco dei materiali occorrenti, i prodotti chimici, la loro preparazione ed il procedimento. Se l’animatore è totalmente a digiuno di fotografia è opportuno acquisire sicurezza con un paio di esercitazioni preliminari.

I incontro: la luce

Il primo elemento da chiarire è la fisicità della luce: per i bambini è indispensabile sperimentare e toccare, sarà compito dell’animatore dimostrare che la luce è energia, ha un percorso e produce cambiamenti sulle cose. Si posso realizzare esperienze simili:
con un cartoncino bianco riflettere la luce solare proveniente da una finestra verso una zona oscura o oscurata della stanza. Quella zona si schiarirà perché il bianco riflette la luce. Ripetere l’esperimento con un cartoncino nero opaco: la zona non si schiarirà perché il nero assorbe la luce.
Porre al sole una busta di plastica bianca ed una busta di plastica nera contenenti acqua. Dopo qualche tempo i bambini costateranno che l’acqua nella busta nera si è scaldata a differenza dell’altra. La luce (energia) assorbita dalla busta nera si è trasformata in calore.
Il percorso di apprendimento della classe suggerirà esperienze analoghe.


II incontro: Variazioni indotte dalla luce.

Proiettare delle diapositive raffiguranti un corpo abbronzato, far notare che il sole scurisce la pelle, se è possibile far notare il segno lasciato da un costume, una maglietta, un paio di occhiali, il cinturino dell’orologio ecc. Una mela diventa rossa dove è illuminata, mentre la parte in ombra resta verde; produrre esempi analoghi con il materiale disponibile: La luce è in grado di far cambiare colore ad alcune sostanze.

Se applichiamo del nastro adesivo trasparente con un segno nero su una mela acerba...
la buccia di una mela acerba
A maturazione avvenuta avremo ottenuto una stampa
i segni prodoti dalla luce del sole

Sfruttare il cono di luce del proiettore per realizzare ombre cinesi; la luce passa o non passa, creando ombre: far notare la proprietà dei corpi di essere opachi, trasparenti o semitrasparenti. Utilizzare carte di caramelle, oggetti di plastica traslucidi ecc. Le ombre proiettate dagli oggetti sul quadro luminoso vengono paragonate alle forme prodotte dai bambini sui cartoni; il concetto è: la luce passa o non passa.


III incontro: esperienze di scrittura con la luce
(fotografia) (eventualmente da dividere in due per realizzare un quarto incontro finale)

In un angolo dell’aula al riparo dai raggi UV preparare qualche foglio di carta con le soluzioni, asciugare i fogli con l’ausilio di un asciugacapelli e riporli in una busta nera o una scatola. Procedere alla stampa di oggetti usuali piani e sottili, ad esempio foglie, carte di caramelle ed in ultimo delle stesse forme prodotte dai bambini con il punteruolo: in questo caso usare il positivo cioè la forma piena.

utilizzare la forma realizzata dai bambini
forma piena
il risultato ottenuto utilizzando la firma piena
la stampa
forma vuota

Tenere a portata di mano la forma vuota (negativo) da utilizzare in un secondo momento per confronto.

Una cosa che si è dimostrata utile e coinvolgente sono dei fogli di acetato su cui far disegnare i bambini con pennarelli neri a punta larga. I pennarelli devono essere coprenti, del tipo Lumocolor.

disegno su acetato con pennarello ad alcool
matrice su acetato
la stampa del la matrice.far notare che possono realizzare tante coie, tutte uguali
stampa della matice

Possiamo suggerire che il nostro foglio di carta è come il telo su cui abbiamo proiettato le diapositive del secondo incontro, ma dal momento che lo abbiamo sensibilizzato, sarà poi in grado di “ricordare” l’ombra che ci proiettiamo sopra. Le stampe ottenute saranno ovviamente il negativo di quanto utilizzato per stampare: con oggetti semitrasparenti ed un’esposizione adeguata si otterranno immagini molto ricche, altrimenti si otterranno solo silhouette.

l'uso di un oggetto richiama u primi vagiti della fotografia. ma nel corso della sua evoluzione é stato utilizzato anche da grandi autori
rameto proposto dalle classi
la stampa del rametto ha naturalmente prodotto valori invertiti
prima stampa del rametto

In una giornata assolata della buona stagione l’esposizione richiederà dai 15 ai 25 minuti. Se i bambini avranno seguito il procedere dell’esposizione avranno automaticamente acquisito il concetto che la luce ha scurito le parti esposte, mentre quelle protette sono rimaste bianche. Ovviamente il torchietto sarà aperto al riparo dalla luce solare. Usando l’accortezza di utilizzare carta di bassa grammatura, circa 70 gr., come la carta per fotocopiatrici.

Scheda pratica

L’esperienza

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